Sugar Plus, la dieta si fa smart
Sono bravi allevatori, i fratelli Doldi di Camisano Cremasco. Gente che lavora sodo e che negli anni è riuscita a fare le scelte giuste per veder crescere, passo dopo passo, la propria impresa agricola. “Tutto è iniziato negli anni ’70 – ci racconta Loris al nostro ingresso in azienda – quando nostro nonno materno riuscì ad acquistare all’asta questa cascina, di cui in precedenza era affittuario insieme al fratello: una stalla legata per vacche da latte e circa 26 ettari di terreno. Successivamente entra in gioco nostro padre Enrico, figlio di agricoltori, che sposa nostra madre Gigliola e si ferma a lavorare qui in azienda. Poi è toccato a noi tre”. Dai tempi del nonno sono diventati grandi anche i numeri di Cascina Zorlesche: oltre ai 50 ettari di campagna da coltivare, Loris, Mauro e Francesco devono infatti occuparsi di una mandria di oltre 400 frisone, distribuita in 5 capannoni costruiti nel corso degli anni: oltre alla vecchia stalla legata, oggi adibita a vitellaia, e alla “stalletta nuova” datata 1979, dove sono allevate le manzette, ecco il capannone da 130 cuccette del 1997, ma anche la stalla del 2011 dove sono tenute manze, asciutte e fresche, e infine la moderna struttura riservata alle primipare, edificata nel 2020 al posto di un fienile.
La parola chiave? Benessere animale: “abbiamo dovuto fare parecchi sacrifici – sottolinea infatti Mauro Doldi – ma siamo convinti che se alle vacche dai spazio e le tratti bene, poi ti durano a lungo e ti danno davvero tanto”.
Sopra: l’azienda munge circa 200 vacche per il circuito del latte alimentare
Passi da gigante
E qui alla Cascina Zorlesche il termine “tanto” non è un semplice modo di dire: “all’ultimo controllo – evidenzia infatti Loris – su 205 vacche in mungitura, la produzione media giornaliera è stata di 42 kg di un latte al 4,20% di grasso e al 3,45% di proteina. Siamo contenti, soprattutto per la percentuale di grasso che per anni è stata il nostro tallone d’Achille. Ma adesso, dopo aver migliorato la qualità di insilati e fasciati e dopo aver investito sui mangimi, abbiamo proprio fatto passi da gigante”. A questo punto cerchiamo di capire qualcosa di più sull’unifeed di casa, e in particolare sulla dieta offerta alle vacche in lattazione (tabella 1). Una razione equilibrata e ottimamente amalgamata, costituita da pochi ingredienti di qualità costante, in cui spicca l’impiego di quantità importanti di un mangime commerciale completo, ma soprattutto di Liquid Qualiter, il mangime liquido contenente fonti differenziate di zuccheri semplici e acidi organici firmato Sugar Plus.
“In questo allevamento – commenta l’alimentarista di fiducia dei fratelli Doldi, Daniel Sandonà – l’impiego del mangime liquido Sugar Plus si abbina bene sia ai foraggi aziendali, che sono carenti di zuccheri semplici, sia al mangime completo, che per forza di cose non può contenere quantità elevate di questi nutrienti. Occorre poi sottolineare l’azione appetizzante e amalgamante esercitata dal prodotto Sugar Plus: in virtù di tutti questi aspetti, i consumi di sostanza secca sono sempre molto elevati, sui 28 chili nel corso dell’anno e sui 26 chili in estate. Addirittura, quando con il mangime liquido Sugar Plus siamo passati da un dosaggio di 1,5 chili a 2,5 chili procapite, la produzione media giornaliera è aumentata di 2 litri”.
Consumi estivi al top
Nel confermare il dato, Loris Doldi ci racconta come è nata la collaborazione con Sugar Plus: “avevamo dei problemi di inappetenza estiva e in più la miscelata, una volta distribuita in greppia, tendeva a riscaldarsi. A quel punto, su suggerimento del tecnico Sugar Plus, abbiamo provato ad aggiungere al carro un mezzo chilo procapite di Liquid Qualiter, e abbiamo subito notato che la mandria mangiava di più e che l’unifeed si manteneva stabile dal punto di vista termico. A quel punto abbiamo aumentato il dosaggio e sospeso l’aggiunta di acqua, perché abbiamo visto che la razione era già soffice e molto ben legata. In più abbiamo osservato che grazie al mangime liquido Sugar Plus, anche il fieno si tagliava meglio una volta inserito nel carro e soprattutto produceva meno polvere. Per queste ragioni, abbiamo provveduto ad inserire Liquid Qualiter anche nell’unifeed delle manze e delle vitelle svezzate”.
E non è finita qui: “durante la stagione estiva – ci fa notare ancora Loris – nell’unifeed delle vacche in lattazione inseriamo Sugarade, una miscela personalizzata di differenti zuccheri semplici e differenti acidi organici fornitaci sempre da Sugar Plus, che ci aiuta a mantenere su livelli elevati l’ingestione di sostanza secca e che in virtù della quantità di acidi organici presenti, previene l’innesco delle fermentazioni in greppia, lasciando la miscelata sempre fresca e stabile”.
Sopra: dal silos di stoccaggio, il mangime liquido Sugar Plus viene dosato e inserito direttamente nel carro miscelatore
Piedi in salute
Mentre sfiliamo davanti alle vacche in mungitura, Francesco Doldi rimarca un altro aspetto recentemente osservato in azienda: la quasi totale scomparsa dei problemi podali di fine estate. Un risultato, questo, dovuto certamente a più fattori combinati insieme, ma a cui contribuisce fattivamente anche l’alimentazione. “Grazie all’impiego degli zuccheri semplici – è l’interpretazione suggerita da Daniel Sandonà – la razione è ancor più equilibrata e a minor rischio di acidosi: le bovine, infatti, traggono energia non soltanto dagli amidi, ma da un pool costituito da grassi, amidi e zuccheri semplici, e dalla fibra ad elevata digeribilità apportata dagli ottimi foraggi aziendali”. Bravi in stalla e bravi in campagna: si spiega così il successo deI fratelli Doldi.
Tratto da Allevatori Top, numero 4-2021